LE COMUNITÀ MONTANE

Oltre al mare e agli altipiani, una parte importante del territorio circostante Ibla è rappresentato dai Monti Iblei, un complesso di piccole e antiche montagne che si estende a Nord ben oltre il confine della provincia di Siracusa.

Al centro di essi svetta Monte Lauro, un antico vulcano spento che domina le restanti alture e dal quale sorgono i principali corsi d’acqua che irrigano la Sicilia sud-orientale. Fra essi ricordiamo l’Anapo, il Dirillo, il Calcinara, l’Ippari, l’Irminio e il Tellaro. Monte Lauro è anche sede di un’importante stazione meteorologica e di una riserva della Forestale.

Incastonati tra i Monti Iblei, i piccoli centri di Chiaramonte, Monterosso Almo, Giarratana, Buccheri e Palazzolo Acreide sono pacifiche comunità montane che valgono certamente la pena di una tappa, almeno per apprezzarne la quiete e lo splendido panorama. Lo scorrere tranquillo della vita quotidiana viene di tanto in tanto rotto in occasioni speciali, di certo ovunque durante Carnevale e durante le feste dei rispettivi Santi Patroni. Meritano particolare menzione anche alcuni altri appuntamenti fissi: il Festival Medievale a Buccheri e la Sagra della Cipolla a Giarratana, di solito in Agosto, nonché la Sagra dello Scaccione che si tiene in Settembre a Monterosso Almo.

Altro borgo che raccomandiamo di visitare, non solo per la sue estrema vicinanza a Ibla, è il quartiere di San Giacomo. Pur essendo amministrativamente un quartiere di Ragusa, è tanto distaccato da poterlo considerare un piccolo villaggio montano a sé stante, suggestivo nella sua agreste bellezza che ricorderà ad alcuni la contea degli Hobbit di Tolkieniana memoria. Per raggiungerlo, imboccare da Ibla la SP194 in direzione Giarratana e, dopo aver superato di pochi chilometri la vecchia stazione di Ibla, imboccare sulla destra la SP58 e seguire le indicazioni per San Giacomo e Frigintini, infine svoltare a sinistra sulla SP59 in direzione San Giacomo.

In diversi luoghi sono presenti aree attrezzate per il bivacco. Sebbene nelle zone forestali di tutta la Sicilia siano diffusamente state introdotte le conifere, nel Bosco di Canalazzo (monte Casasia, Monterosso Almo, 37°04’59.9″N 14°46’00.1″E) si possono trovare specie endemiche quali querce, lecci e roverelle. Il sito è di particolare interesse storico e archeologico ed è presente un antico Mulino con diversi corpi di fabbrica.

L’area attrezzata di Calaforno (Giarratana, 37°02’42.8″N 14°45’40.6″E) è nota per la caratteristica presenza di pini mediterranei e platani orientali, nonché per l’allevamento sperimentale di cervi e cinghiali. Il vecchio caseggiato del Mulino ad Acqua è stato acquisito ed in parte ristrutturato dal Corpo Forestale.

Anche il Bosco Arcibessi (Chiaramonte Gulfi, 37°1’55″N – 14°42’59″E ) possiede un’area attrezzata alla quale si accede seguendo un’arteria montana dalla ricca presenza arborea. È possibile da qui ammirare tutta la vallata sottostante e l’area faunistica in cui sono presenti daini, caprette tibetane e varie specie di uccelli ed anche un lago che consente l’allevamento di oche ed anatre germanate.

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